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07/01/12

È notte alta e sono sveglio...

La vita è un sogno, o i sogni aiutano a vivere?
...sei sempre tu il mio chiodo fisso...
Oggi cominciamo bene, almeno la ca**ata l'ho giocata subito e mi sono tolto la pressione di una responsabilità verso di voi!
In sottofondo la Gialappa's commenta il GF nella replica notturna di Mai Dire, mentre io fatico a prendere sonno in preda ai soliti pensieri e all'acidità di stomaco che persevera nonostante le feste siano passate. Ma è la testa che lavora a pieno regime di notte, col silenzio che lubrifica gli ingranaggi e lascia fluire idee, riflessioni, considerazioni.

Penso agli esami da fare, al tempo sprecato dietro alle scuse, agli intoppi veri che mi hanno cambiato, segnato e fiaccato lo spirito. A 29 anni sono disilluso, annoiato e con sempre meno curiosità, ma non mi arrendo: con l'aiuto degli amici, ma soprttutto "di uno bravo" tornerò quello di un tempo, la personalità carismatica e naturalmente leader che chi mi conosce ha già avuto modo di incontrare.
Inutile parlare di falsa modestia o di scarsa umiltà, perché questa è la verità: riesco facilmente ad emergere per carisma, cultura e intelligenza, riesco ad essere un punto di riferimento per le persone che mi circondano. Non è sempre piacevole come cosa, perché per alcuni significa invidia, antipatia nei miei confronti, come se fossi tanto superbo da reputarmi meglio degli altri, ma quelli che qualche anno fa chiamavo amici non hanno mai notato questi atteggiamenti semplicemente perché ero parte di qualcosa di bello, di forte e di completo: una biologa, una dietista, un ingegnere, un futuro avvocato, due economisti e un matematico in computer grafica, il tutto condito da una cultura di base che riusciva a rendere proficua qualsiasi discussione. Da quel giorno, complice anche la dolorosa fine di una storia d'amore, non ho più avuto quella sensazione di benessere, di sentirmi a mio agio con gli altri...
Mi chiedo se sia normale avere la sensazione che tutti pendano dalle tue labbra quando parli, che si richieda il tuo parere anche per le piccole decisioni, che diventi l'esempio da seguire, abbassare le proprie aspettative ed evitare discorsi "impegnati" per non rischiare di sembrare palloso...

Che faccio? Continuo a reprimermi per essere "normale" o devo trovare delle persone con cui dare il meglio? Vorrei davvero tornare a frequentare persone da cui si può imparare qualcosa, per continuare a crescere, migliorare e mettermi in discussione.

Dopo queste 20 frustate sulla schiena cantilenando "povero me" penso sia ora di andare a dormire, nell'attesa del prossimo sole.

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